Il Piano Nazionale di Resilienza e Ripresa (PNRR), conosciuto più semplicemente come PNRR, approvato tramite il decreto-legge numero 160 del 28 ottobre 2024, ha delineato anche per il piano di transizione 5.0 i requisiti d’accesso al credito d’imposta previsto per le imprese italiane.
Infatti, le imprese italiane che vogliono accedere al credito d’imposta previsto dal piano transizione 5.0 devono rispettare specifici requisiti, al fine di poter assolvere all’obiettivo finale previsto dal decreto, ossia: ridurre i consumi energetici e l’impatto ambientale delle aziende e al contempo agevolare il processo di transizione digitale. Vediamo dunque, in questa guida nel dettaglio quali sono i requisiti e anche le procedure che permettono di accedere al piano di transizione 5.0 che sarà attivo fino al 31 dicembre 2025.
Le aziende che intendono partecipare al Piano di Transizione 5.0 possono avvalersi dei servizi di 4Uconsulting, una società specializzata in consulenza per l’innovazione e la sostenibilità aziendale. 4Uconsulting offre supporto completo nella preparazione della documentazione necessaria, nella pianificazione degli investimenti e nella gestione delle pratiche per l’accesso al credito d’imposta, assicurando che le imprese rispettino tutti i requisiti normativi previsti dal decreto-legge.
Requisiti 5.0
I requisiti che le aziende e imprese italiane devono rispettare per accedere al finanziamento previsto dal Piano di Transizione 5.0 sono essenzialmente quattro.
- Il primo requisito è legato alla tipologia di investimento. Infatti, le aziende dovranno prospettare un investimento in progetti che siano finalizzati a una riduzione dei consumi energetici.
- Il secondo prevede che l’impresa o azienda richiedente sia in linea con la normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, quindi ne rispetti appieno le direttive.
- Il terzo requisito prevede che l’impresa abbia correttamente assolto al versamento di tutti i contributi assistenziali e previdenziali dei lavoratori.
- Infine, le imprese italiane potranno attivare solo una pratica alla volta per la richiesta del credito d’imposta previsto e il massimo applicabile, anche se si svolge più di una richiesta, non può superare l’importo complessivo pari a 50 milioni di euro.
Non possono essere ammesse al piano di transizione, invece, tutte quelle imprese italiane che presentano queste tre criticità, ossia:
- Sono attualmente in stato di liquidazione
- Versano in uno stato finanziario precario e non hanno assolto al pagamento degli oneri fiscali, previdenziali e assistenziali.
- Sono attualmente in un processo per il mancato rispetto del DNSH
Non sono stati posti limiti o imposizioni, invece, per quanto riguarda le dimensioni, la residenza o l’assetto giuridico dell’azienda.
Spese ammesse per la transizione 5.0
Oltre ai requisiti che identificano se l’azienda è idonea all’accesso al Piano di Transizione 5.0, bisogna considerare anche le spese ammesse dal credito d’imposta.
Nel dettaglio, bisogna pianificare specifiche spese quali:
- Acquisto di nuovi beni materiali e immateriali quali: macchinari nuovi, componenti di macchinari per revamping, acquisto di nuovi software dedicati alla gestione d’impresa oppure al monitoraggio delle risorse energetiche dell’azienda.
- Spese che vengono sostenute dall’azienda per autoprodurre energia rinnovabile destinata all’autoconsumo. Non sono ammessi però gli impianti di biomasse, inoltre gli impianti di risparmio energetico devono avere caratteristiche quali: efficienza dei moduli fotovoltaici pari o al di sopra del 21,5% (nel caso sia superiore al 23,5% inoltre, si potrà ottenere una maggiorazione del credito).
- La riduzione dei consumi energetici, grazie ai nuovi sistemi di approvvigionamento e all’acquisto di nuovi macchinari deve essere del 3% per le strutture produttive. Invece, questa deve essere del 5% se si tratta della struttura aziendale.
Procedura
La procedura per richiedere il credito d’imposta prevede tre fasi che devono essere rispettate per riuscire ad accedere correttamente alla richiesta. Inoltre, si sottolinea che tutte e tre le procedure richieste devono essere obbligatoriamente effettuate mediante il portale di Transizione 5.0 attraverso lo SPID.
- Comunicazione preventiva: il primo step della procedura prevede la trasmissione di una comunicazione rispetto al progetto innovativo che l’azienda o impresa vuole perseguire e per il quale richiede l’accesso al finanziamento. Dopo essere stata inviata, questa comunicazione verifica il caricamento corretto sulla Piattaforma Informatica dei dati.
- Comunicazione degli ordini: entro 30 giorni dal ricevimento della comunicazione che conferma all’azienda l’importo del credito d’imposta prenotato, bisogna trasmettere gli estremi delle fatture relative agli ordini effettuati e accettati dal venditore.
- Completamento del progetto: il terzo e ultimo passo della procedura dovrà essere completato entro e non oltre il 28 febbraio del 2026. Una volta completata l’intera procedura, se tutto è stato eseguito in modo corretto si avrà accesso al credito d’imposta del Piano di Transizione 5.0.